La Pneumologia è la branca della Medicina Interna che si occupa delle malattie dell’apparato respiratorio.
Si interessa quindi principalmente delle malattie che colpiscono la funzione respiratoria, i bronchi, i polmoni, le pleure e la circolazione polmonare:

  • la broncopneumopatia cronica ostruttiva nota con la sigla BPCO, frequente ed importante patologia che è divenuta in Europa, Canada e Stati Uniti la terza causa di morte fra la popolazione;
  • l’asma bronchiale, molto diffusa fra tutte le età, spesso dovuta ad allergie;
  • le malattie infettive batteriche, fungine e virali: polmoniti, broncopolmoniti e pleuriti dovute a varie cause (pneumococchi, coronavirus, virus influenzali, tubercolosi, etc.);
  • le fibrosi polmonari e le malattie interstiziali del polmone;
  • tumori del polmone e della pleura;
  • le malattie del circolo polmonare come le embolie polmonari;
  • disturbi della funzione respiratoria come l’insufficienza respiratoria ed i disturbi respiratori durante il sonno;
  • la diagnosi e la terapia dei versamenti pleurici.

I sintomi principali di una malattia respiratoria sono:

  • la tosse che può essere secca o con secrezioni. Le cause più frequenti di tosse sono le bronchiti dovute al fumo, il reflusso gastro-esofageo e le infezioni respiratorie. Negli ultimi anni è stata individuata una sindrome della tosse cronica che è stata studiata in modo approfondito e per la
    quale sono state elaborate linee guida e protocolli diagnostici e terapeutici.
  • La dispnea, cioè la percezione di una difficoltà di respiro (“mi manca il fiato”). Spesso compare sotto sforzo, ma può anche presentarsi a riposo o durante la notte.
  • Il dolore al torace che può essere segno di pleurite.
  • Il russamento notturno che può far sospettare un disturbo del sonno.
  • Percezione di respiro sibilante che può essere segno di broncospasmo sia nell’asma sia nella BPCO.

Altri sintomi sono aspecifici, ma associati ai precedenti possono indirizzare verso chiare ipotesi diagnostiche, per esempio febbre associata a tosse può far sospettare un’infezione respiratoria.

La visita pneumologica.
Durante la visita si raccoglie l’anamnesi cioè la storia passata e presente di sintomi e patologie del paziente e si raccolgono dati sulle abitudini alimentari, sul fumo e sulle allergie. Si procede poi all’esame obiettivo
che permette di raccogliere dati sui segni eventuali di malattia: suoni cardiaci, suoni respiratori, parametri vitali etc. Con queste informazioni il medico elabora una prima ipotesi di diagnosi sulla quale richiedere
approfondimenti (spirometria, esami del sangue, indagini radiologiche, etc.) ed impostare una terapia. È importante che il paziente porti in visita gli esami eseguiti in precedenza.

La prevenzione delle malattie respiratorie.

Il primo e fondamentale provvedimento preventivo è aiutare il fumatore a smettere di fumare. Il fumo favorisce la BPCO, i tumori di laringe e polmoni, l’ictus e l’infarto cardiaco.
Il sovrappeso e l’obesità oltre ai noti problemi metabolici e circolatori possono peggiorare la funzione respiratoria, specie durante il sonno. Raggiungere un peso adeguato è un’importante misura preventiva.
Mantenere una adeguata attività fisica.
Per chi è allergico è importante evitare il contatto con gli allergeni. Inoltre è utile in alcuni casi una terapia desensibilizzante che aiuti a prevenire le crisi asmatiche.
Fondamentali le vaccinazioni (antiinfluenzale, anti-Covid, anti pneumococco) per prevenire o mitigare le infezioni respiratorie.

Contattaci per maggiori informazioni oppure prenota una visita: chiama lo 011 194 40 404.